Triglia (MULLUS BARBATUS)

Descrizione

Corpo leggermente compresso e anteriormente più alto. II capo è breve e il suo profilo anteriore, più verticale nella triglia di fango che nella triglia di scoglio(Mullus surmuletus), costituisce uno dei principali caratteri utili per la distinzione delle due specie. Al di sotto della bocca ci sono 2 barbigli, più lunghi e sviluppati nella triglia di scoglio. Le dorsali sono 2, ben distinte fra loro. La caudale è biforcuta con 2 lobi arrotondati e lievemente convessi. La triglia di fango ha una colorazione rosea senza macchie o striature; la triglia di scoglio è invece più rossastra e presenta lungo i fianchi una stria longitudinale rosso scura estesa dall'occhio alla caudale e alcune linee gialle. La prima dorsale, giallastra, è distinta da una serie di strie nere.

Dimensioni medie

Mullus barbatus: 10-20 cm (massimo 30 cm); Mullus surmuletus: 10-25 cm (massimo 40 cm).

Distribuzione

Mediterraneo e Atlantico orientale dalla Norvegia al Senegal e mare del nord.

Habitat

II nome comunemente dato alle due specie indica il tipo di ambiente in cui esse vivono.

Comportamento

La triglia di fango è più gregaria della triglia di scoglio, i cui adulti tendono a vivere isolati o in piccoli gruppi.

Alimentazione

Piccoli organismi che vivono sul fondo quali crostacei, vermi, echinodermi, molluschi e piccoli pesci.

Tecniche di pesca

A fondo. A seconda della specie che si desidera pescare è necessario cambiare il tipo di montatura. Per le triglie di scoglio è più vantaggioso impiegare lenze con ami finali e piombini sferici al dl sopra. Per i fondali fangosi o sabbiosi è consigliabile una lenza con olivetta scorrevole e amo finale e due o tre braccioli superiori. Quali esche si possono impiegare vermi, crostacei, molluschi o pezzi di pesche.

In cucina

Carni eccellenti e molto ricercate: gustosissime alla griglia e al forno, ottime fritte. Meglio evitare la cottura a vapore. In alcune zone italiane è consuetudine friggere le triglie più piccole senza togliere le interiora.