DescrizioneCorpo piuttosto allungato e compresso e dal profilo dorsale quasi rettilineo. Il muso è breve e la bocca grande, obliqua, protrattile e rivolta verso l'alto. L'opercolo porta una robusta spina velenifera. La prima delle due dorsali è breve e composta da robuste spine anch'esse velenifere. La seconda è piuttosto lunga e simile alla pinna anale. La colorazione del dorso è bruno-verdastra con macchie scure sul dorso. I fianchi sono bianco-giallastri con strie oblique brune., gialle o blu. La seconda dorsale è giallastra e l'anale violacea. |
Dimensioni medie10-30 cm (massimo 45 cm). |
DistribuzioneMediterraneo e Atlantico orientale dalla Norvegia al Marocco. |
HabitatAcque costiere infossata in fondali sabbiosi o fangosi sino a 300 m di profondità. |
ComportamentoTendenzialmente solitaria anche se localmente frequente sui fondali a essa idonei. Rimane infossata nei sedimenti del fondo in agguato di eventuali prede lasciando sporgere soltanto il capo e gli occhi e parte della pinna dorsale. Si riproduce tra la primavera e l'estate. Durante la stagione calda si porta in acque più superficiali. |
AlimentazioneSi nutre soprattutto di piccoli invertebrati (preferiti i crostacei) oltre che di piccoli pesci. |
Tecniche di pescaTraina a fondo o a mezz'acqua oppure a fondo. L'esca più usata sembra essere il cucchiaino. Buoni risultati si hanno innescando la lenza con pezzi di pesci, molluschi e vermi. Nel caso della pesca a fondo l' esca va recuperata facendola strisciare sul fondo per stimolare la notevole aggressività della specie, che si manifesta anche nei confronti dell'uomo come testimoniano gli attacchi spontanei a bagnanti e subacquei. |
Ha carni buonissime, da alcuni paragonate a quelle della sogliola. Risulta ottima nelle zuppe; preparata a filetti si presta a diverse cotture.