Pesce serra (POMATOMUS SALTATRIX)

Descrizione

Pesce di grossa taglia dal corpo allungato e compresso che termina con un capo robusto e dal profilo dorsale carenato. Bocca terminale con denti ben visibili e appuntiti. Ha 2 pinne dorsali: la prima bassa, la seconda lunga e con il primo raggio spinoso. La caudale si presenta debolmente incisa. Le squame, piccole, ricoprono tutto il corpo, il capo e la base delle pinne. La colorazione è grigio-verdastra sul dorso e argentata sui fianchi e il ventre. Le dorsali, caudale e anale, sono verdi chiare con sfumature gialle Le pettorali hanno una macchia bluastra alla base più evidente nei giovani.

Dimensioni medie

40-60 cm (massime 110 cm).

Distribuzione

Coste atlantiche americane dalla Nuova Scozia all'Argentina, Atlantico orientale e Mediterraneo, Indo-Pacifico.

Habitat

Specie pelagica tipica di acque tropicali e temperate.

Comportamento

Vive in banchi composti da numerosi individui negli stadi giovanili, ma che vanno via via rarefacendosi con il raggiungere dell'età. I pescatori pare riescano a localizzarli grazie a un tipico odore di cetriolo emanato da questi pesci. Tende ad avvicinarsi alle coste in tarda primavera ed estate, quando si riproduce.

Alimentazione

Prevalentemente ittiofaga. I pesci serra inseguono i grossi banchi di muggini, aringhe e acciughe decimandoli.

Tecniche di pesca

Pesca alla traina, surf-casting, drifting. Le esche naturali sia vive che morte danno migliori risultati rispetto a quelle artificiali, nella cui categoria sono consigliabili i pesci snodati e le imitazioni dei calamari. È opportuno usare terminali in acciaio perché i denti del pesce serra possono tranciare facilmente lenze meno resistenti. La pesca alla traina va effettuata in prossimità di promontori, isole e secche.

In cucina

Ha carni discrete ma molto deperibili; vanno quindi consumate subito. Risulta assai gustoso alla griglia, al forno o anche lesso. Gli esemplari più piccoli sono ottimi al cartoccio.